I PELI (biondo, rosso, castano e nero) SONO ESCLUSIVI DELLA CUTE DEI MAMMIFERI.
Possono essere distinti in due categorie: i PELI TERMINALI ed i PELI VELLI.
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I PELI TERMINALI SONO PIU’ GROSSI, PIU’RIGIDI, PIGMENTATI
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I PELI VELLI SONO PIU’ CORTI, MORBIDI E SOTTILI, DATA LA MANCATA PIGMENTAZIONE E LA MICRO GRANDEZZA, PRATICAMENTE INVISIBILI.
I PELI COSTITUISCONO IL COMPLESSO PILOSEBACEO
I peli costituiscono, insieme al follicolo pilifero ed alla ghiandola sebacea, il complesso pilosebaceo. Non sono disposti verticalmente, ma obliquamente ed emergono dall’epidermide a livello dei solchi epidermici superficiali secondo delle linee, denominate correnti, a decorso spiralato che convergono in un vortice centrale.
I peli sono formati da una parte esterna, il fusto, e una contenuta nel follicolo, la radice. La superficie del pelo è irregolare a causa delle scaglie presenti nella parte esterna. In generale un pelo è un bastoncello di cheratina, di sezione circolare o ellittica, con un diametro tra i 20 e i 500 µm. Il fusto e la radice, molto simili, sono costituiti da una cuticola, una corteccia ed un midollo. Alla radice del pelo, irrorata di vasi sanguigni e a contatto con i nervi, sono sempre presenti altre due strutture, cioè una ghiandola sebacea ed un muscolo erettore del pelo; la prima si trova in comunicazione con il follicolo pilifero e, tramite esso, secerne una sostanza grassa e oleosa, il sebo, che ha la funzione di ammorbidire la pelle. Il secondo invece, molto più piccolo dei normali muscoli scheletrici, è connesso direttamente al pelo e contraendosi è capace di causare il fenomeno dell’orripilazione, comunemente chiamato “pelle d’oca”.
AREE CUTANEE PRIVE DI PELI
La cute dei mammiferi e totalmente coperta da Peli
Le aree cutanee assolutamente prive di peli (glabre) sono molto poche. Le uniche zone realmente glabre del corpo umano sono : i palmi delle mani, le piante dei piedi, le labbra le areole mammarie, il glande, le piccole labbra ed il clitoride.
Non è affatto vero che le donne abbiano meno peli degli uomini. Il numero di follicoli piliferi è infatti grossomodo lo stesso; negli uomini è però maggiore il numero di peli terminali, più appariscenti rispetto ai peli vello più numerosi nelle donne.
FUNZIONE DEI PELI
La funzione più importante dei Peli è quella percettiva.
Queste formazioni epidermiche funzionano infatti come veri e propri meccanismi sensori, in grado di captare stimoli tattili anche molto leggeri. I follicoli piliferi sono circondati da una fitta rete nervosa e funzionano come una specie di leva che amplifica gli stimoli tattili.
I Peli possono avere anche una funzione estetica e di richiamo sessuale. I capelli, per esempio, sono un’arma di seduzione tipicamente femminile, capace di donare un certo fascino anche al volto maschile.
I Peli, specie quelli ascellari, hanno la funzione di diffondere il il sudore, ricco di sostanze deputate al richiamo sessuale, dette feromoni.
I Peli forniscono una qualche protezione contro agenti fisici e chimici.
I Peli delle sopracciglia impediscono che il sudore scenda negli occhi; sono inoltre importanti per la mimica facciale e ci consentono di esprimere molti stati d’animo.
I Peli del Naso e delle Orecchie ostacolano l’entrata dei corpi estranei, mentre i Capelli, se abbondanti, Riparano efficacemente dal Sole e dai Traumi
In epoche preistoriche è verosimile che gli uomini avessero un corredo di peli terminali molto più abbondante di quello attuale, perché questi rappresentano un valido sistema difensivo contro le intemperie.
I Peli, quando sono eretti, trattengono uno strato di aria, che va a formare una specie di cuscinetto isolante, ostacolando la perdita del calore corporeo.
COLORE DEI PELI
Il colore dei Peli e dei Capelli è dovuto alla presenza di melanociti a livello dello dello strato del bulbo pilifero. La colorazione dipende dalla quantità che viene prodotta.
Nei capelli scuri, per esempio, è presente eumelanina in quelli biondi e rossi feomelanina.
Il pigmento è sempre e comunque limitato alla corteccia.
Con l’avanzare dell’età i melanociti diventano sempre meno attivi, fino a cessare completamente la produzione di melanina. Si parla in questo caso di incanutimento (capelli bianchi), una condizione che si rende evidente mediamente dai 40 anni in poi. Sono tuttavia frequenti eccezioni, poiché il suo manifestarsi è programmato geneticamente.
E’possibile che i capelli possano ingrigire in seguito ad un trauma, anche se il fenomeno non insorge rapidamente. Occorre tener presente che i peli terminali sono più sensibili all’incanutimento di quelli del vello.
NUMERO DEI PELI
In entrambi i sessi sono presenti circa 5 milioni di follicoli piliferi
Il numero di capelli, in media, varia da 100 a 150 mila.
CICLO VITALE DEL PELO (FASI DEL PELO)
Il ciclo vitale del pelo può essere schematizzato con la nascita, la crescita e la caduta del pelo. Più in particolare, esistono quattro fasi del ciclo del pelo, dette anagen, catagen, telogen e kenogen.
Il ciclo vitale comporta anche la ricrescita dopo la caduta del pelo; fenomeno regolato dalle cellule staminali del follicolo.
Fase anagen
L’anagen è la prima fase della crescita del pelo, dura dai 3 ai 7 anni e c’è una crescita continua di circa un centimetro al mese. È una fase appartenente al più generale ciclo del pelo. In questa fase si osserva la formazione di tutte le strutture relative all’annesso pilifero, quali la papilla, il bulbo, la ghiandola sebacea, il muscolo erettore del pelo e il follicolo del pelo stesso. Avviene anche la sintesi di melanina in granuli fusiformi da parte dei melanociti presenti nella parte profonda della matrice del bulbo. Essa si deposita nelle cellule della corteccia del pelo e si muove verso l’alto man mano che esso cresce.
Fase catagen
La fase catagen è la seconda fase del ciclo del pelo. La sua durata varia dalle due alle tre settimane. È la fase di involuzione, in cui il pelo formato si porta via via verso gli strati più superficiali dell’epidermide , allontanandosi dalla papilla pilifera. Il follicolo è in una fase di riposo momentaneo. Si osserva inoltre una variazione della conformazione della papilla, che diminuisce le sue dimensioni.
Fase telogen
La fase telogen, la cui durata varia tra i due e i tre mesi. È il periodo terminale durante il quale il Pelo si trova ancora nel follicolo pilifero ma le attività vitali sono completamente cessate. Questo pelo, pur “morto”, prima di cadere rimane ancora sulla cute per un po’ di tempo ma esercitando una modesta trazione (non dolorosa) cade.
Ha due sottofasi.
Exogen
È la parte finale della fase telogen in cui il pelo perde tutti i sistemi di ancoraggio con il follicolo.
Teloptosi
Corrisponde al distacco del fusto dal follicolo, rappresenta quindi il momento della caduta.
Fase kenogen
È la vera e propria fase di riposo del follicolo. Si manifesta quando tra la caduta del telogen e il suo rimpiazzo da parte di un nuovo anagen, il follicolo rimane vuoto per un certo periodo di tempo. Il kenogen è un fenomeno fisiologico che sembra verificarsi anche fra i bambini, anche se con frequenza e durata inferiori a quello dell’adulto. La fase kenogen può spiegare fenomeni associati all’alopecia areata ma anche alla fotoepilazione permanente